mercoledì 2 ottobre 2013

L’ingordo

Quel giorno Matti era un po’ addormentato, steso sul divano, stanco e pieno, con la pancia che era cresciuta di cinque volte.
“Cos’hai mangiato?” chiese Pie a Matti.
“Solo un panino.... più uno....quattordici cioccolate in tazza e quattro sacchetti di cioccolatini. Dodici porzioni di patatine fritte, diciassette piatti di pasta e tredici fiorentine. Sette toscani , trenta porzioni di pinzimonio, padelle e pentole di cappelletti, tortelloni, tagliatelle e gramigna. Cinghiale con patate arrosto, quindici polli, sedici porzioni di lasagne e brodo. Panini con burro e marmellata. Sedici polpette  e crema fritta“.
Pie gli chiese per quale occasione e Matti rispose:
“Per il compleanno di mio nonno”
“Ma non è diabetico?”
“Sì ma gli abbiamo fatto milletrecentoquaranta di insulina”.
Non so perchè ma  mi venne un idea, preparare un banchetto, con cibo finto, tutto in resina.
Facemmo gli stampi e colammo la resina. Colorammo tutte le torte e i vari oggetti. Li portammo in un tavolo in piazza e scrivemmo che era tutto gratuito.
Quando la gente cominciò a mangiare il cibo ovviamente si arrabbiò molto
Alcuni  presero torce e forconi e sebbene con il sorriso in faccia ci davano la caccia.
Correvamo in mezzo alla campagna ma poi ci presero tutti.
Ci legarono e cominciarono a bagnarci di acqua mentre ci spingevano del cioccolato con panna nella bocca.
Una nottataccia.
La mattina seguente scoprimmo che la vendetta era stata organizzata dal pasticcere,il quale si era rotto tutti i denti e non avrebbe più potuto assaggiare i suoi pasticcini.
Ci avevano spruzzato panna rancida in bocca.
Vomitammo tutto quello che avevamo in corpo, ora eravamo pronti a sfilare per fare i modelli.
Ci dirigemmo da un certo Armani...

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