lunedì 23 giugno 2014

BLACK JAZZ FREE ... GARY WILSON

Gary Wilson era il secondo componente in ordine sparso della Black Jazz Free Band.
Gary era il più giovane, aveva sui diciannove anni.
Era un ragazzo bianco che viveva in una casa normale con una famiglia normale e aveva una vita normale.
La madre aveva un passato da rock star e il padre, bravo uomo, tutto composto faceva il medico nell'ospedale pubblico del paese.
Gary aveva dei lunghi capelli biondi ossigenati e le sopracciglia nere. Indossava sempre e dico ogni santo giorno dei jeans aderenti e una camicia bianca, che ogni tanto fuori da qualche pub imbrattava di sangue.
Il fratello era laureato in una delle più prestigiose università americane. Le sorelle, dodici e venti tre anni erano segretaria e futura pilota di formula uno.
Gary non era del tutto nelle righe. Il dottore diceva che aveva una malattia particolare, che ogni tanto, preso dal nervoso aveva degli impulsi di rabbia. Purtroppo gli impulsi che aveva erano di tipo assassino e ogni tanto gli scappava la mano e per due o tre giorni giocava con uno yoyo dietro le sbarre.
Gary sapeva fare una sola cosa nella vita, perché davvero non sapeva fare altro, suonare la chitarra.
Il fatto è che come la suonava lui, quella diavolo di chitarra non la suonava nessuno. La madre lo incitava da un po' ad entrare in una band e alla fine, il suo desiderio per il figlio si avverò.
“Che dici Peter (manager) lo prendiamo dentro?”
“No. Non lo prendiamo dentro se mi riesci a dare tre buoni motivi per non farlo”.
In realtà di motivi buoni per non prenderlo dentro ne esistevano tanti ma a Peter Cry piaceva usare queste frasi per enfatizzare il tutto.

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