sabato 12 luglio 2014

DREAMS of DRIVERS

Lex guidava la piccola bicicletta nel cortile di casa.
La amava tantissimo, era una bici bianca e rossa con una lunga sella e un manubrio largo più delle sue spalle.
Aveva sempre i capelli spettinati, lunghi a coprirli le orecchie e di un castano scuro.
Gli occhi del tredicenne dentro il casco erano cattivi e arrabbiati. Era un casco che gli regalarono i suoi nonni tempo fa, quando ancora era piccolo.
Era un casco blu che gli copriva totalmente il volto, non aveva visiera, proprio per quel motivo si vedevano bene i suoi occhi dolci e cattivi allo stesso tempo. Gli occhi di un ragazzo e quelli di un pilota.
Aveva ogni attimo stampato nella mente, stampato nel sorriso e nell'espressione del naso.
Faceva avanti e indietro da una discesa di asfalto disfatto mescolato a della sabbia che impediva di frenare bene.
A proposito di freni, funzionava solo quello destro, ma come funzionava quel freno non funzionavano sei paia di freni da bici da corsa.
Quella piccola bici sarebbe stata adatta a un bimbo di cinque anni ma lui … lui riusciva a incastrarci le gambe e ad andare forte su piste mai viste, mai toccate, contro avversari mai visti e mai esistiti.
Lui era uno dei tanti, uno dei ragazzini di quel paese e di quella nazione che un giorno sognava di diventare pilota.

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