venerdì 7 febbraio 2014

MONDI PARALLELI 6



Ho optato per la decisione più complicata, ho preso l'aereo, o meglio l'ho costruito. Adesso mi trovo sulle coste meravigliose di Miami. A terra sulla spiaggi ci sono ancora i giochi dei bambini e i vestiti. Il tempo si è davvero fermato. I grandi palazzi che circondano il mare da lontano sono vuoti. Correre su e giù per gli uffici aziendali e distruggere tutto è divertente. Ma un po' di umanità mi manca, anche se posso girare con macchine costosissime e catene d'oro. Musica reggae e pop a palla mi distruggono le orecchie. É la vita che ho sempre desiderato, però mi ero giurato di far tornare l'umanità, e di ripopolare il pianeta terra. Non so da dove cominciare, se ricevete, se riuscite, chiedo immediata risposta e coordinate.

Figiuli 150

mercoledì 5 febbraio 2014

MONDI PARALLELI 5


Ancora qui, giorno otto.
Ho costruito alcune capanne, mangio con cocco e datteri. Non ci sono animali. Ho paura che sia passato Noè con una barca più grande. Con le piccole dosi di tecnologia e di meccanica che ho imparato, sto costruendo un motore a olio di palma. Questo dovrebbe far andare una zattera o un piccolo aeroplano. Molto più semplice però la zattera. Ho trovato piantato nella sabbia un vecchio quarantacinque giri. “U.S.A for AFRICA”. We are the world si ma adesso, We were the world. Ci sono oggetti e cose varie sparse dappertutto. Non so il motivo. Come se la terra fosse sta scossata violentemente, ribaltata ad alte velocità e poi rimessa a posto. Senza più nessuno. La vita è dura, ma da un lato vivere su un isola sperduta mi piace molto. Voglio ripopolare questo pianeta, lo voglio fare con voi, umani a cui arriveranno queste lettere. Se arriveranno queste lettere. Comunque per mia fortuna a mantenermi calmo qui su quest'isola è il rum di qualche vecchio bar, e il giubox color verde accanto a me

Figiuli 687

Terra

martedì 4 febbraio 2014

MONDI PARALLELI 4


Mi trovo tra le foglie alte degli alberi Muchjnzo. Ho la mia letale arma tra le braccia, pronto a far fuoco. Abbiamo perso quarantuno uomini. Solo io me ne sono accorto. Sembriamo un po' come Kabir Bredi mentre cacciava la tigre. La paura però è di sicuro meno. Vedo scorgere del fumo dalla parte est della montagna davanti a noi. Adesso ecco arrivare degli strani tizi, bassi e grassi che camminano lungo la costa. L'ordine è di non sparare. Sono amici dicono. Ci donano dei fiori e una cartina proseguono. Uno che non mi è mai stato simpatico spara e ammazza un nanetto. Pandemonio totale. L'alieno assassino è stato preso, legato ad un albero e torturato. Allora scappo. Il cielo è azzurro. Come ai nostri tempi, ai vostri. Sono entrato in una caverna arancione. Alghe e acqua, pesci meduse tutto bellissimo e colorato. Nuoto un centinaio di metri in apnea. Risalgo e ecco il pianeta terra!! Non ci posso davvero credere. Tutto è vuoto, non c'è nessuno, nemmeno voi. Speravo di rincontrarvi, ultima speranza. Però c'è qualcosa di positivo. Sono da solo in tutto il mondo. Non posso avere paura... posso fare ciò che voglio. Butto le armi e faccio un bagno. Sono sulla costa, mare. Ad una prima occhiata direi Madagascar.