lunedì 30 giugno 2014

BLACK JAZZ FREE BAND ... TOBY

Toby aveva la faccia da uno che ne sapeva eccome della vita.
Toby era un hippie sognatore che si godeva veramente tutto ciò che aveva e spendeva i soldi senza freno.
Toby aveva in camera sua a casa di sua madre un enorme poster dei Beatles che copriva completamente tutta la parete. Conosceva ogni singolo pezzo dei quattro di Liverpool.
Toby con lo stile di quella band non centrava un granché, quelli suonavano Jazz e invece lui suonava, o meglio cantava qualcosa che con il Jazz non aveva molto a che vedere.
“Sei un hippie e noi qui gli hippie non gli prendiamo”
tuonò Peter Cry la prima volta.
“E tu che ne sai … magari è bravo!”
Si intromise Gary Wilson.
“Sentiamolo”
Disse Billy.
Toby si mise a cantare con una voce sottile e grossa allo stesso tempo. Una voce che faceva venire i brividi e risuonava forte tra le pareti della casa delle signora Green.
Toby cantò i primi due versi di Hey Jude poi Billy lo fermò.
“Questa non è la musica che suoniamo noi. Neanche quella che mai canteremo. Noi cantiamo la musica degli schiavi e quella dei sognatori. Dici che ne saresti capace?”
Toby si guardò le scarpe e con aria da sapiente rispose intonando una canzone di libertà che cantavano nelle piantagioni del Mississipi.
Billy non gli lasciò il tempo di finire neanche questa.
“Di là c'è il microfono e tu cominci subito a provare”.
Si mise a ridere e gli batté il cinque.
“Ragazzo mio … John Lennon ti verrà a chiedere l'autografo”
Disse Peter Cry che alla fine a prenderlo era stato convinto dalla faccia sorridente del miglio saxofonista.