Materix Moxyt si trovava
esattamente al centro di un piccolo pianeta a nord dell'orsa
maggiore.
Aveva tutte le
possibilità che voleva di avere soldi e fama, laggiù, in quel
piccolo puntino verdastro che vedeva ogni sera prima di addormentarsi
sul suo giaciglio d'erba dorata.
Era una di quelle
persone normali, lavorava per la Nasa ed era stato mandato sette anni
prima nello spazio alla ricerca di qualcosa di nuovo, magari qualcosa
impossibile da vedere dalla terra.
Non era mai più
tornato, nessuno sapeva più niente di lui, ma lui sapeva tutto di
tutti.
Sapeva che era
considerato morto, siccome una volta, un palloncino rosso a forma di
cuore con la scritta Materix era volato proprio vicino al piccolo
pianeta in cui si era stabilito.
Lui non sapeva come
faceva ad essere ancora vivo, non sapeva nemmeno cosa mangiava.
Coltivava un piccolo
orto e si era portato con sé lassù un sacco di bei ricordi.
Delle sere con gli
amici, delle risate a giocare a carte, delle lettere senza risposta,
delle canzoni, dei sorrisi delle sue persone.
Aveva trovato lì su
quel suo piccolo pianeta, insieme a qualche animaletto che poteva
vagamente somigliare a un cane terrestre, aveva trovato lì ciò che
sulla terra aveva cercato ma sempre senza buoni risultati.
La piccola casetta
era scavata dentro una grande grotta e ogni tanto, sempre in perfetto
orario però, beveva un sorso di tè mentre guardava le stelle cadere
seduto sul suo piccolo pianeta.
Qualche stella lo
abbagliava per la sua bellezza e maestosità, illuminate di gioia
lasciavano nello spazio blu, come il mare laggiù una striscia di
magia gialla ...