venerdì 20 febbraio 2015

CHE SETTIMANA!


Che vita, penserei ad una maratona se la dovessi paragonare.
Ora, sostanzialmente le mie giornate si basano semplicemente sulla scuola, ma poi, impegni e imprevisti mi trasportano dentro al mare del caos, dentro ad una vita, molto più , che interessante
Il lunedì comincia ovviamente nel peggiore dei modi, per tutti gli uomini credo, che siano rimasti a guardare la partita del giorno prima, e qui rimpiango tanto la mia nonna che mi dice:”La notte leoni e la mattina coglioni!”
E lei lo sa, ma io insomma, la ignoro sempre.
Così, quando suona la sveglia, non ne posso già più, mi arrabbio e mi chiedo perché non sono andato a letto prima, ma poi faccio tardi, mangio di fretta quattro biscotti e scappo a scuola.
A questo punto, non sopporto sicuramente la battutina del compagno all’entrata, che non sa che sta giocando con un carro armato pieno di dinamite.
I miei lunedì pomeriggi, sono tutti uguali.
Continuo a studiare e ad invitare gente che, purtroppo alle sei e mezza di sera sta ancora studiando scienze, così la smetto e mi vado a dormire presto, con un po’ di nervoso che mi sale da dentro e piano piano diventa sonno.
Il martedì non è proprio il meglio, con giornata di scuola tra italiano, algebra e flauti che suonano ovunque, il pomeriggio, dopo essermi studiato per il giorno dopo X, Y, A, B, C e non averci capito niente, prendo su con tanta voglia e mi vado a fare picchiare a rugby.
La sera, dura poco. Ingoio frettolosamente qualcosa e via. Rimango deluso dal fatto che non ci sia la Champions
Mercoledì comincia con due mazzate di ore di matematica, che insomma, era meglio scappare in Palestina ma alla fine, alla fine mi piace, mi appassiono un po’, mi diverto a fare esercizi e poi, poi mi becco il tuo solito cinque di distrazione.
La sera torno a farmi picchiare e rimango deluso che non ci sia la Champions.
Il giovedì, credo di essere un segretario in un grande Hotel.
Dopo sei ore di scuola, che se devo dirla tutta, non mi dispiace, provo a recitare, sempre dentro al mio istituto.
Ogni tanto chiamo il mio amico, Depp, Jhonnyno, che mi dà due o tre consigli.
Successivamente, mi diletto, nell’attività produttiva di toccare la chitarra, in modo ovviamente indecente.
La sera, la Tv con i suoi programmi mi rapisce.
Il venerdì comincia sempre benissimo, carico per il week-end, durante la giornata ti capitano sfighe tremende, o ti guardi allo specchio e piangi.
Alla fine però è venerdì e tutto passa.
Forse capita perfino di incontrare qualcuno verso le quattro, magari, fa un intervallo e corre da me per poi tornare a studiare scienze.
La sera mi vado a far dare delle altre botte, che poi sono botte accarezzate, nel senso che non c’è niente di più bello.
La sera arrivo a casa carico. Rimango deluso dal fatto che non ci sia un anticipo interessante e infine mi addormento fin troppo presto.
Sabato, vedo qualcuno, studio (il giusto, è sabato!) poi la sera giù di cinema o cena tra amici oppure, me ne sto bello soletto ad ascoltare un po’ di musica, ma in questo caso, il sabato sera da solo, sinceramente, mi girano per bene li amichetti.
Domenica, comincia con l’ansia per il lunedì, se non ho giocato sabato la partita di rugby, si fa Domenica e ogni partita è una bella festa, che si vinca o che si perda.
È sempre una bella emozione, in casa o in giro per il mondo.
La sera, rifaccio la stessa mossa della Domenica precedente e mi guardo un bel posticipo, magari dopo essere uscito con alcuni studiosi di scienze.
Così finisce la settimana e si ricomincia.
Si affrontano imprevisti e colpi di scena, si va avanti un po’ zoppi a volte, cose che la scienza non sa spiegare … si va avanti belli eretti, a guardare tutto, come si guarda un film di Stanlio e Olio

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