giovedì 2 aprile 2015

INFINITO MODERNO

Sempre grandi furono i prati
E sconfinati, i luoghi di pace, che da tanti fiori eran macchiati
Dell'ultimo sguardo di quel mondo in pace
Mi ricordo l'amore nelle case.
Spazi ove correre e saltare senza paura del
Pensiero altrui, come colui che c'uccide.
Io paura ho come tutti, però
Ove vedo un bagliore di civiltà,
Mi si scalda l'anima e,
Vo con gli uccelli lassù
Nel cielo grande, e mi guardo il mondo innocente
Della sua bellezza e inconsapevole
Della sua potenza
Così, tra questa immensità blu, si perde il pensier mio:
E il vivere m'è dolce in questo mondo.

1 commento:

  1. Questa poesia mi piace molto xò mi fa anche un po' paura.....
    Ciò che c'uccide!
    Davvero profonda !

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