Sempre grandi furono
i prati
E sconfinati, i
luoghi di pace, che da tanti fiori eran macchiati
Dell'ultimo sguardo
di quel mondo in pace
Mi ricordo l'amore
nelle case.
Spazi ove correre e
saltare senza paura del
Pensiero altrui,
come colui che c'uccide.
Io paura ho come
tutti, però
Ove vedo un bagliore
di civiltà,
Mi si scalda l'anima
e,
Vo con gli uccelli
lassù
Nel cielo grande, e
mi guardo il mondo innocente
Della sua bellezza e
inconsapevole
Della sua potenza
Così, tra questa
immensità blu, si perde il pensier mio:
E il vivere m'è
dolce in questo mondo.
Questa poesia mi piace molto xò mi fa anche un po' paura.....
RispondiEliminaCiò che c'uccide!
Davvero profonda !