giovedì 23 aprile 2015

L'ODORE CHE C'È QUA!

L'odore della mia città è uguale a quello del mio papà.
L'odore della mia città è come quello della felicità.
L'odore della mia città è un odore di velocità, con il suo circuito e il suo palazzo antico.
Poi per strada becchi un vecchio rintontito, ma l'odore è quello della gioventù.
Ha un profumo che mi ricorda quando eri tu che mi abbracciavi.
Per la mia città hai un gelato tra le mani e hai lasciato a casa il portachiavi colorato.
Non mi sono mai sentito tanto amato.
La città d'inverno è un teatro abbandonato, con i negozi grigi e la gente in biblioteca, le ragazze coi giacconi e niente gambe all'aria aperta.
Tutto è fermo, immobile, come dentro una teca.
Poi arriva la primavera, di soppiatto, senza farsi sentire, come una pantera. Nera.
Gli occhi della gente puoi veder che cambiano, adesso si esce in bicicletta e se c'è una strada la percorri tutta, senza tornare indietro con il volto rosso per il freddo chiamando come un bimbo piccolo la tua vecchia “Dada”.
I giardini si riempiono di fiori e tu lo vedi il vecchio rintontito che è già più sveglio, con un nuovo vestito, corto, che si vedono le rughe fino sui polpacci.
La gente comincia a fischiare perché se lo sente, e se lo fai, in primavera in piazza non sembri un deficiente. Lo fanno tutti di fischiare agli uccellini nel vento, credetemi che non mento.
La scuola sta finendo, gli esami stanno arrivando, l'estate è più vicina e la bionda per la strada ti fa ridere per come cammina. Con la s calcata e i denti a posto, un bracciale che gli occupa tutto il posto del corpo.
Il profumo della case che esce dalle finestre, i rumori dei piatti che cadono e quello delle minestre.
Le parole di mamme non ascoltate e gli sbuccioni di tremende scivolate.
Il voto in matematica che ti fa ancora male, ma è meglio non pensarci, diamo la colpa per i compiti non fatti al maiale.
E te lo vedi il vecchio che ti passa in bicicletta con la pedalata lesta e una bianca camicetta.
Sta andando a vedersi le corse e per sua moglie a comprarle almeno due borse.
Ci si alza con il vento e si dorme con il ventilatore spento.
L'odore della mia città in primavera è quello della felicità.
L'odore della mia città è come quello di quella ragazza là.

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