Nella mia breve vita fin'ora,
ho sempre sostenuto, io, Folco Tinini, che da un dito della mano
sinistra, un mignolo, si possono capire cose enormi sulla vita delle
persone.
E quindi, che nelle cose più
piccole si nascondono le verità più grandi.
Da un mignolo sinistro si può
capire se qualcuno va in moto, se suona la chitarra, se impugna male
una penna, se se lo mette nel naso, se lo alza quando beve, se si
mangia le unghie, se si è rotto.
Quindi si scoprono cose che
magari non avremmo mai scoperto.
L'altro giorno ho incontrato
una signora per bene, di quelle con il mignolo forte, perché lo
alzano quando bevono. E avevo anche notato che era mangiato, o meglio
l'unghia era mangiata.
Così mi avvicinai per parlare
con lei e venne fuori che era un alcolizzata, che era stressata dal
lavoro e non ne poteva più di alzare il mignolo quando beveva in
spocchiosi e pacchiani aperitivi, il solito vino bianco ghiacciato
che faceva venire coliti continue alla donna ben pettinata.
Così adesso la signora, dopo
un mio consiglio, ha mollato tutto e tutti e vive in una roulotte su
di un lago bianco in cui le zanzare ti sbattono addosso come frecce
sul viso e l'acqua fredda ci mette anni prima di bollire.
Eppure lei sta bene vestita in
tuta e con i capelli con dei nodi giganti.
Certo, i miei consigli non
sempre portano a buone soluzioni. Dal marito della signora ho preso
tante botte che al sol ricordo piango ancora, ma se posso aiuto le
persone con il mio piccolo super potere.
Un dito fa la differenza. Già.
La fa davvero. Quanti consigli sulla chitarra che ho dato.
Ne diedi anche al piccolo
Jimmy che impugnava male e non era nemmeno molto capace.
Poi io non osservo solo le
dita. Osservo anche le ciglia e i peli. Osservo i nei e le rughe.
Ed è incredibile come cose
che possono esserci sembrate del tutto inutili o banali, si rivelino
la soluzione ad ogni problema e ci dicano la verità meglio di come
potessimo raccontarla a noi, noi stessi.
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