Con dei capelli mori non molto
lunghi e due fossette molto profonde, Retié, ragazza di sedici anni,
sembrava una bambola perfetta.
Lei non si sa da dove venisse,
veniva dai campi, si sa solo questo.
Viveva nei campi di grano che
si trovavano al margine di un grande castello abbandonato.
Ogni tanto si faceva viva in
paese, ma solo per poco, perché poi era cercata dalla polizia per
essere portata all'orfanotrofio e quindi, tornava di corsa nei suoi
campi di grano, dov'era impossibile trovarla.
Aveva due labbra rosse sottili
di sopra e grosse di sotto, le guance colorite di rosa e gli occhi
allungati con le ciglia lunghe.
Ogni volta che i corvi
volavano bassi, voleva dire che si stava lavando la pelle bianca e
quando invece volavano alti, quasi a toccare le nuvole, voleva dire
che stava cantando.
E quando i corvi se ne
andavano, voleva dire che io la stavo cercando.
La conobbi per caso un giorno
di estate fredda, mentre viaggiavo con la mia bicicletta per una
stradina sterrata proprio tra quei campi.
La trovai a fare delle
capriole e mi avvicinai e lei si fermò a fissarmi.
Poi mi tocco il naso, come se
fossi un qualcosa di strano.
E io le mossi i capelli.
Mi prese per mano e mi fece
fare una corsa lunga a creare un percorso tra le spighe.
Aveva gli occhi verdi e
passammo insieme tutta la notte a guardare le stelle che cadevano
forti proprio vicino a noi.
Schioccò le dita e in cielo
rimase solo la luna e allora mi prese e mi fece volare con lei.
E cantava, aveva una voce
roca, una voce soul, sottile, vivace.
Mi scordai del viaggio che
stavo intraprendendo e della bicicletta che era rimasta sullo
stradino.
Poi mi ritoccò il naso e con
un altro schiocco di dita, fece tornare le stelle e scomparì lei.
Non la rividi più, non seppi
mai più nulla. La cercai nei campi ancora finché non mi arresi e
ripartii per lo stradino che avevo perso.
Ma fu proprio perché non
la rividi più che la rese così affascinante. Il bel ricordo di lei
è un volto con la pelle chiara, quasi invisibile la sera, e una voce
sottile e graffiata, di una ragazza che cercava il suo vento per
separarsi dalla spiga e essere trasportata lontana nei campi.
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