lunedì 1 giugno 2015

LA VERITA' SULLA BALENA

Pot Pirì era un francese con due baffi da inglese e lo sguardo da americano.
Viveva in un monolocale in centro a Parigi, sulla Senna.
Non aveva lavoro e non aveva famiglia. Possedeva solo un inseparabile bianco.
Pot Pirì stava tutto il giorno affacciato alla finestra e parlava con se stesso.
Si raccontava di tutto, dalle notizie sportive che sentiva alla radio, al finale dei libri più belli alla faccia della gente che vedeva passare sotto casa sua.
Poi, ogni volta, verso il tramonto, quando il sole si bagnava nell'acqua del fiume e piano piano si spegneva, riprendeva a raccontare la bella storia che aveva cominciato anni prima.
Era una storia che parlava di una balena che viveva nell'oceano Atlantico e vedeva tutto e conosceva il mondo.
Era una balena che aveva vissuto in Africa, in India, in Cina.
Aveva mangiato un sacco di cose buone e di cose strane.
Era una balena di un colore azzurro irreale, con lunghe pinne e un grande muso.
Era diversa dalle solite balene, aveva un naso da pagliaccio e due occhi di una ballerina del Moulin Rouge, con le ciglia lunghe.
Le labbra erano quelle di sua madre.
Bellissime.
Questa balena non aveva uno scopo preciso nella vita, lei viaggiava.
Pot Pirì se la immaginava sempre sotto una scogliera bianca, che nel silenzio della sabbia e della roccia, alzava la sua coda e la testa, schizzando l'acqua in alto, per poi ricadere con il suo peso in mezzo al blu e quindi un gran frastuono tra le onde del mare che profumavano di sale.
E poi ancora rumore, forte e tutto a un tratto un silenzio di pace e la tranquillità delle pinne che sbattono. Era bello viaggiare là... sulla balena.
Era bello vedere il mondo, parlare con persone strane e deformi. Era bello fotografare le albe in Giappone e i tramonti in Islanda.
Poi ogni sera, finito di viaggiare, Pot Pirì leggeva, oppure, si sdraiava sul davanzale con i fiori, quello della cucina, tutto curato, su uno sdraio bianco sempre freddo che dava i brividi alla schiena.
Alzava lo sguardo per guardare le stelle ma si addormentava sempre. Con gli occhiali e le scarpe.
E mentre dormiva sognava sua moglie e la sua fabbrica di biciclette.
Poi si svegliava e viveva il suo viaggio preferito.
Ecco la verità sulla balena: la balena andava dove voleva.