Le lucciole illuminano le
notti, le cose, le persone.
Le piante che crescono intorno
a loro e i piccoli fili d'erba che sono già cresciuti.
Si sente in piazza l'odore
dell'estate, si sente nei parchi, nel sudore, nelle scuole che si
riempiono per gli esami e negli sguardi che sono un po' più leggeri
di prima.
Le vedi le persone che parlano
ma non hanno niente da dire.
I pantaloni corti e gli
sbuccioni di una caduta in bicicletta per inaugurare l'aria calda e
salutare quella fredda.
I palloni che rotolano e
quelli che rimbalzano ma non sai dove vanno, gli occhiali da sole, la
maglia dei mondiali e la coca-cola ghiacciata ottima per i mal di
pancia .
T'immagini la sabbia rovente e
le onde fresche che sembrano trasportarti lontano, oltre le boe,
oltre il limite umano.
La ragazza bionda in costume
che è tutta da vedere e il figo della spiaggia che non ti vuole
nemmeno sentire.
Butti il telefono e spegni la
TV, vivi un po' quest'estate come vuoi tu.
Le lucciole che illuminano le
chitarre che la sera accompagnano la pasta al pesto che si cuoce
mentre qualcuno nella stanza sfoglia il giornale.
E le notizie non ti cambiano
più, leggi solo giornali di sport e ti sembra che siano tutti
uguali.
Parlano di soldi, di milioni,
che fine hanno fatto i veri calciatori?
La leggerezza trasporta i
ricordi e le fotografie, il sole che quindi non scende, ma ti rimane
negli occhi e ti squaglia la pelle.
Il cuore è libero dalle
barriere, la crema solare un ricordo e le spalle bruciate un presente
deciso.
Il bacio strano dato e la
nostalgia di un vicino passato.
L'estate è illuminata dal
viaggio delle lucciole che accompagnano il tuo di viaggio, che ti
portano un po' dove vuoi.
Bisognerebbe andare con loro
un giorno, con le lucciole, ad illuminare gli sguardi della gente che
la sera sta nello sdraio a farsi bagnare dagli irrigatori e a parlare
di domani, ricordando ieri con un bicchiere fra le mani.
Si saluterà tutti e tutto, si
isserà la vela e si prenderà il volo con una piccola barca in legno
o un transatlantico, possibilmente bianco.
Com'è bella l'estate, quella
delle cose che rimangono piccole ma crescono con il tempo, come le
piante illuminate dai tuoi occhi, curiosi, accesi, capaci di guardare
oltre ai muri.
Lucciole ballano, danzano,
ridono. Si fermano. Ridono. Illuminano il buio e lo rendono oltre che
meno scuro, un po' più sicuro.