mercoledì 7 agosto 2013

LA GARA DELLE FORMICHE

            
A me venne in mente la più bella delle idee, fare le gare di formiche. Così ognuno di noi prese una formica, con qualche soldo prendemmo otto  tubi di plastica lunghi quindici metri l’uno. I tubi avevano una fessura da entrambi i lati. Li posizionammo poi cominciammo ad allenare le formiche. Le facevamo fare su e giù velocemente, per aiutarci sbattavamo il bastone sul tubo e loro andavano più veloci. Ognuno gli aveva dato un nome, la mia si chiamava LeoneVegetale. La gara cominciò alle otto di sera. C’erano un sacco di persone a vederci. Ognuno con un binocolo o con un cannocchiale. La sorellina di Richi diede il via con una pistola più grande di lei. Le formiche partirono. La formica di Francobollo vinse la gara subito, ma si scopri che aveva messo delle briciole di pane in fondo al tubo. Lui venne squalificato. La seconda fu Enri, ma gli aveva dato da mangiare della torta, considerata doping e anche lui squalificato. Ora eravamo in sei. La mia conduceva la testa della gara. Leon venne raggiunto da quella di Frenci. Poi si ribaltarono entrambi ma subito si ripresero. Alla fine dopo una gara sofferta e dolorosa … le nostre formiche si sono ritirate e sono uscite. Le abbiamo raccolte e portate nella loro teca. Il pubblico era diventato matto, amava le gare di formiche e voleva altre gare, ma noi non glielo concedemmo. Le formiche alle due e quarantacinque di notte erano stanche.

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