venerdì 31 maggio 2013

LO ZIO ED IL PARRUCCHINO


Il parrucchino dello zio non è mai dove dovrebbe essere, cioè sulla testa dello zio,ma o si trova nell’aspirapolvere o lo si trova nella cuccia del cane o in mano mia e dei miei amici che quando lo zio dorme noi lo rubiamo,  non è importante dove si trova ma che il parrucchino sia sempre quello straccio ormai fetente e rovinato fatto dallo zio con i peli del naso del nonno. Non si sa perché allo zio sono caduti tutti i capelli, lui ogni volta cambia versione, prima dice che li ha persi per salvare una fanciulla che gli si è aggrappata alla treccia per salire su una torre e rimanerci rinchiusa, questa potrebbe valere quando la racconti a un bambino di cinque anni, ma neanche lui ci crede, infatti, il mio fratellino che ha per l‘ appunto cinque anni,, quando lo zio l’ha raccontata per la milionesima volta, gli ha domandato ”zio ma perché un fanciulla dovrebbe salire e fare fatica per rimanere rinchiusa per sempre e probabilmente morire?” Lui rispose che eravamo tutti molto ignoranti e che non eravamo educati, poi si alzò dal divano e andò via. Poco dopo tornò a prendere il parrucchino che aveva dimenticato ma non lo trovò. Il parrucchino venne cercato per settimane, fin quando  un giorno il papà notò che dal naso del nonno spuntavano molti più peli di quelli che lui non avesse già. Il nonno si era ripreso i suoi peli dicendo che era proprietà privata e che non tutti erano degni di portarli.

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