Un gruppo scienziati
della città decise di fare un test ai Grandi Rega. Ci rinchiusero
dentro ad una stanza e noi dovevamo mantenere la calma. Il test
sarebbe durato un giorno e loro non potevano aprire la porta se non
con il timer che ormai era stato puntato. Dovevamo stare dentro una
stanza di gomma per ventiquattro ore, a me pareva una stronzata
galattica, ma era il giusto modo per annoiarsi. Matti tirò fuori una
pallina dalla tasca e si mise a palleggiare. Io avevo uno yoyo e
facevamo a turno ad usarlo. Dopo tre ore di yoyo e palline ci
mettemmo a dormire per cinque ore. Al risveglio eravamo troppo
annoiati e cominciammo a cercare una via di uscita. Ci arrampicammo
sul soffitto per cercare qualcosa, un condotto. Niente. Dopo due ore
di tentativi falliti cominciammo a discutere. Smettemmo
subito. Cantammo canzoni, facemmo partite di calcio. Ma la noia
cominciava a diffondersi. Richi camminando inciampò sulla gamba di
Pie sbattendo contro la porta che si aprì. Uscimmo dalla porta e
scappammo via. Purtroppo gli scienziati se ne accorsero e saltarono
sopra le loro macchine e moto e ci rincorsero. Noi corremmo per un
po’ a piedi, poi prendemmo le nostre vespe e via. Scappammo
lontano, lontanissimo sempre più in là senza fermarci. Arrivammo al
bunker pieni di polvere tranne Pie che era il primo della fila. Per
la città ora c’erano i cartelli con la scritta ricercati e le
nostre facce. Per un mese abbiamo girato travestiti da cantanti rock.
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